Mc 1.21 Giunsero a Cafarnao e subito Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava.
Questo tale Gesù, che ha scelto la compagnia degli insignificanti e dei peccatori, insegna nella sinagoga. Lascia il segno. Ti interessa?
Mc 1.22 Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Un insegnamento nuovo. Il vangelo non è teoria, dottrina, filosofia, ma esperienza di vita. Incontro che dona la vita, quella vera. Vuoi?
Mc 1.23 Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare
Il primo che risponde a Gesù nel vangelo di Marco è un indemoniato. Forse l’unico che si è sentito provocare dalla sua Parola? Come mai?
Mc 1.24 dicendo: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!”
Ho capito che Gesù è il Volto di Dio, per il mondo imprevedibile e nuovo: ma che ha a che fare con me, con la mia vita e i miei sogni?
Mc 1.25 E Gesù gli ordinò severamente: “Taci! Esci da lui!”.
Non si conosce Gesù a parole e con ragionamenti. Bisogna seguirlo nel cammino fino alla Croce. Lì si rivela il volto di Dio. Così Lui salva
Mc 1.26 E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Gesù è colui che libera dal male/infelicità che è in noi. Mi domando innanzitutto da quale male/infelicità debba essere liberato.
Mc 1.27 Tutti furono presi da timore, …si chiedevano a vicenda: “Che è mai questo? …Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!”.
Gesù non dà immediatamente risposte, ma suscita domande autentiche che aprono strade nuove verso la libertà e la gioia piena.
Mc 1.28 La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Che è mai questo Gesù? Parole nuove che lasciano il segno e sembrano vincere il male/infelicità. Mi interessa! Ti interessa? Seguilo!
Mc 1.29 E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni.
Gesù vive l’intimità dell’amicizia. La CASA è il luogo in cui nasce la CHIESA: Simone, Andrea, Giacomo, Giovanni. Non statistiche ma persone
Mc 1.30 La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei.
Che grande tenerezza in questo “gli parlarono di lei”. Non solo parlare DI Gesù AI nostri amici, ma anche parlare A Gesù DEI nostri amici
Mc 1.31 Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Essere guariti per servire! Nel servire sta la felicità. Donare se stessi è la via della salvezza. La malattia più grave è l’egoismo
Mc 1.32 Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.
La prima cosa che ho capito di Gesù: è colui che GUARISCE da ogni male. Sazi e sani non hanno bisogno di lui. Poveri e malati sì! Io, sì!
Mc 1.33 Tutta la città era riunita davanti alla porta.
Ancora oggi tutti sono attratti da Gesù: mi chiedo se la mia casa, la mia comunità, la mia vita siano una porta aperta verso il mondo
Mc 1.34 Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Perché a chi lo conosce non permette di parlare? Forse non è COSA Gesù fa, ma COME lo fa a doverci interrogare. Qual è la sua logica?
Mc 1.35 Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava.
Ancora il DESERTO, luogo del discernimento: COME utilizzare il POTERE di Dio? C’è sempre un A FIN DI BENE che è contro il Vangelo. Attenti!
Mc 1.36 Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Mc 1.37 Lo trovarono e gli dissero: “Tutti ti cercano!”.
Tutti cercano Gesù! Per convenienza, per comodità, per paura, per ignoranza, per curiosità, per servilismo, per ucciderlo? Tu xché lo segui?
Mc 1.38 Egli disse loro: “Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!”.
Con le guarigioni Gesù non vuole convincere o mostrare potere. Vuole comunicare la bella notizia. Pericoloso confondere i mezzi con i fini!