Lanciati a bomba contro l'ingiustizia!

Lanciati a bomba contro l'ingiustizia!

Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai (Lc 18,1).

Qualche pagina indietro (cfr. 11,1-13) il Maestro ci aveva donato la sua Preghiera, le sue parole e la sua modalità di Figlio, insegnandoci cosa chiedere.

«Babbo mio! So quanto mi ami! Fammi conoscere la tua volontà! Fammi conoscere il tuo cuore! Desidero essere come te. Il mio cuore come il tuo. La mia vita come la tua. Ogni giorno donami la tua Parola, il tuo Spirito, la tua Vita. E non lasciarmi mai!».

Gesù ci insegna a pregare al contrario di come siamo abituati. Invece di «Dio, fai come ti dico!», la preghiera è «Dio, dimmi come devo essere!».

E ci insegna anche il come chiedere: come uno che non ha nulla da offrire; come uno che sa che il pane dell’altro è più buono; come uno che nel cuore della notte si riconosce mancante e spera soltanto nel dono dell’amico:

Se uno di ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: «Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrigli» (Lc 11,5-6).

Dopo il cosa chiedere e il come chiedere, viene il quando chiedere: sempre, senza stancarsi; «in ogni momento», aggiungerà il Maestro, verso il compimento della sua vita.

Chiedere di assomigliare sempre di più al Padre, come Gesù, sempre, senza stancarsi mai, in ogni momento. Chiedere, facendosi povero, come Gesù, sempre senza stancarsi mai, in ogni momento.

Senza stancarsi mai, in ogni momento, come la vedova della parabola, che va contro quel giudice temerario e gli diceva: «Fammi giustizia contro il mio avversario».

La giustizia, secondo Gesù, non è quella degli scribi e dei farisei. La giustizia di Dio è la sua volontà, contro cui, spesso, ci ribelliamo e opponiamo resistenza: quando benedice l’avversario, perdona il malfattore, ama il nemico, accoglie l’immeritevole, sta con l’ultimo, sceglie lo sconveniente; quando non si oppone alla violenza, al costo della vita. La giustizia è quando le nostre vie corrispondono alle sue vie, che i nostri pensieri corrispondono ai suoi pensieri e che il nostro cuore corrisponde al suo cuore.

E il mio avversario non sono più le truppe di Amalèk, né qualsiasi altra realtà umana, che sovente individuiamo come la causa di tutti i mali. Nessuna creatura umana e realtà creata sono nemiche.

Rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. Indossate l'armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male… (Ef 6,10-12).

Allora sempre, senza stancarci mai, chiediamo a Dio che si compia nella nostra la sua Giustizia e che non prevalga mai la nostra logica malvagia. Che noi siamo santi, come lui è santo. Che perdoniamo, come lui perdona. Che amiamo, come lui ama.

Non ci vuole tanto tempo per pregare sempre, senza stancarsi mai. Non è necessario moltiplicare le parole per gridare giorno e notte verso di lui. Non dobbiamo crescere nella devozione, ma nella fede, dice Gesù.

Il Signore non è infastidito dalla preghiera di coloro che si rivolgono a Lui con fede, cioè con la consapevolezza che deve cambiare la loro volontà e non quella di Dio; che deve essere diverso il loro agire e non quello di Dio. La preghiera di quelli che chiedono la conversione del proprio cuore e non di quello altrui.

«Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

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